giovedì 18 febbraio 2010

PAGINE COME ROSE





VIMERCATE
BIBLIOTECA COMUNALE, Piazza Unità d’Italia, 2/g
Dall'8 a 29 maggio 2010

MONICA GALANTI

LOVE OPEN DAY

why do love stories end bad?
they do finish well like as they begin
Cartoline dall’Amore

Con Love Open Day presento una “carrellata” di cuori rossi (ma anche azzurri e alcuni neri) disegnati/dipinti/graffiti. Ho voluto sfidare l'apparente banalità (grafica) di un simbolo universalmente conosciuto, esponendolo con una icona ripetuta, al fine di fare leva sulla tautologia iconografica del simbolo, così da trasformare la tautologia in intensificazione semiologica e di conseguenza semantica. I miei cuori sono un'esplorazione segnica di un'icona universalmente conosciuta, che tutti noi abbiamo almeno una volta nella vita disegnato, tracciato, al fine di ri-conoscerla e attraverso questa ricognizione visiva scoprirne nuovi aspetti segnici, insolite semiosi. L'icona del cuore abbiamo detto è POPolarissima, e senz'altro nell'abbracciarne la banalità di un'icona ho attuato un'operazione di pop art, ma sono andata anche oltre attraverso le numerose variazioni sul tema che qui presento dove il segno grafico e il graffito si accompagnano al segno parola che racconta brevi frammenti poetici o allusivi sull'esperienza del cuore/amore. Cuori rossi, ma anche azzurri, e cuori con la Q perché in arte gli errori di ortografia sono permessi. ConLove open day propongo un piccolo itinerario visuale sulla forma del cuore e dell'amore.

mercoledì 4 marzo 2009

I PULCINOELEFANTE


Qui la photogallery
HO GLI OCCHI STRALUNATI (2004)
CHIARA E DARIO. TI SCEGLIERO' UN GIORNO
EVEN AL (con Julien Beretta) 2006
AH SI' (con Alberto Rebori)
SKOC (con pseudonimo Monica Senk) 2007

martedì 3 marzo 2009

LE BAMBINE DELUSE

Premessa
L'esplicitazione di quanto implicitamente l'opera contiene in sé
potrebbe arrecare danni all'opera stessa.
LE BAMBINE DELUSE fanno parte a piena regola del mio percorso espressivo-pittorico, di cui presentano una specificazione grafica. C'è un'icona visiva che si impone allo sguardo come “grembiulino rosa” (la cui silhouette può rimandare in modo più o meno esplicito a una croce, una tau); il “grembiulino rosa” indica una precisa zona temporale e cioè gli anni dell'asilo. Il mio lavoro si riferisce ai ricordi personali di me bambina allora ma anche al tentativo di comprendere empaticamente quell'età delle bambine, la dimensione segreta e delicata della propria psicologia che viene - a volte brutalmente, altre graziosamente - in contatto con il mondo esterno, che in prevalenza a quell'età è nella quasi totalità rappresentato dagli adulti. E le bambine sono infatti spesso delle bambine deluse, per via di questo contatto, a volte grazioso, ma forse più spesso brutale. Deluse, affaticate dai giudizi e dai pregiudizi che gli adulti non esitano ad emettere allo scopo di educare. E quando le bambine sono deluse, sarà facile vederle più tardi fallite. Quanto più sono realistici (e lo sono) questi contenuti, più risultano “pesanti” per chi si avvicina a queste bambine, perché esse hanno il potere di risvegliare in ciascuno di noi quei ricordi di infanzia, tracce mnestiche di cose passate rimosse in-volontariamente dimenticate; in questo senso le bambine sono catartiche e taumaturgiche. Ma le bambine sono di carta, come la carta leggere, la pesantezza dei contenuti di cui sono portatrici è stata sublimata e trasmutata in leggerezza dall'operazione d'arte, in cui è facile ravvisare i balzi metaforici dei surrealisti e le capriole dada (“Oui Pippi Calzelunghe c'est moi” battuto a macchina sotto etichetta: calza donna corta, per esempio). 
Le bambine hanno formato cartolina, il formato della comunicazione postale, perché i contenuti di cui le bambine sono portatrici, pur appartenendo a una precisa area geografica di un punto del mondo, comunicano in un linguaggio internazionale (globale?) che è quello dell'infanzia: i sogni, le pene, le malìe.
Con la tecnica intenzionalmente utilizzata del collage ho voluto riprendere la manualità tipica degli anni del grembiulino rosa che ci vedeva alle prese con le prime forbici colla e scotch, in una cartolina dal significativo testo circolare (canone) “dov-e-vado” esplicito questa modalità creativa con la formula: “collage difficile per una bambina” (con tutte quelle tesserine di carta velina per una bambina lo è sicuramente) volutamente resa a pennarelli con quella “tecnica” che a noi piccoli piaceva tanto: ogni lettera con un pennarello diverso ripetuta in sequenza. Altre cartoline presentano la dimensione domesticamente e archetipicamente (le 
parche/penelope) tutta femminile del cucire con ago e filo (rosso). Le “cose” incollate o cucite sono una miscellanea di stralci merceologici e strappi di memorie personali. 
Il gesto artistico consta di disegni/scritte a tecnica mista con i quali le bambine sono in dialogo, è presente anche la grafìa infantile addirittura precedente all'età del grembiulino: il ghirigoro, lo scarabocchio, con un'alta valenza semantica. La “divisa” prevalentemente rosa è uguale per tutte le bambine, è un cliché che evidenzia la dimensione sociale in cui noi tutti siamo immersi, la quale è al contempo rafforzante e spersonalizzante, a questo cliché ci si può più o meno adattare, lo si può modificare; le bambine manifestano la propria individualità/processo di individuazione attraverso il discorso (logos) di cui sono portatrici: una è “fragola fragile”, un'altra protesta con un: “non è vero” all'accusa che le di essere: “cattiva”. 
Ci sono attualmente 77 grembiulini rosa che in cartolina raccontano i sogni, le pene, le malìe di un mondo e di un'età a cui faremo sempre riferimento (nella tombola il numero 77 è detto popolarmente: “le gambe delle donne”, rovesciato offre effettivamente immagine stilizzata di un paio di gambe). L'epilogo lo lasciamo a due grembiulini fatti con fogli di agenda che dalla stessa cartolina dichiarano: le bambine sono un tempo felice, melanconicamente felice (il tempo felice è disegnato come un uovo seduto su una seggiola piccina picciò). Che il tempo delle bambine sia un tempo (melanconicamente) felice lo sostiene anche il poeta Camillo Sbarbaro:
La bambina che va sotto gli alberi non ha che il peso sulla treccia, un fil di canto in gola. Canta sola e salta per la strada: ché non sa che mai bene più grande non avrà di quel po' d'oro vivo per le spalle, di quella gioia in gola.

martedì 17 febbraio 2009

OGM FREE

O è la perfezione del segno pittorico e lo zero che è lo stato di quiete dei numeri e delle cose OGM free: considero la mia pittura un organismo molto libero (= non modificato dalle varie mode visive).
La monocromia è uno stato di quiete.
QUI la photogallery 1
QUI la photogallery 2

TACCUINO DEL LAGO

Impressionismo astratto, tentativo di ritrarre i diversi momenti cromatici stagionali del lago.
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ANIMA_LI

La verità è un rinoceronte che dorme (Anne Sexton)
Il mio circo contro il circo: un assaggio grafico di anima-lità.
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1 il mio circo contro il circo 3 dio ha inventato gli animali, l'uomo i macelli, il borghese i safari 5 la verità è un rinoceronte che dorme 7 il rinoceronte ucciso per rapinare il corno 9 la realtà è un rinoceronte morto 11 e gli elefanti per le zanne, la pelle di daino, il grasso di foca. e non sto a parlarvi della vivisezione. 13 il ne faut pas manger les “choses” qui ont des yeux 15 Leonardo da Vinci era vegetariano 17 ma peggio del circo e degli zoo è l'arte contemporanea che utilizza gli animali vivi o morti che siano, interi o parti 19 perciò i miei disegni contro, sdegnosamente contro Kounellis contro Nitsch contro Cattelan contro quello spagnolo alla Biennale che ha fatto morire un cane alla catena. L'arte è un'altra cosa. 21 quest'anno gli stilisti hanno ricominciato a utilizzare pelami e pellicce 23 l'olocausto di pasqua degli agnelli, pensate un momento a un agnello 71 interrogata a proposito del suo vegetarianesimo la grande scrittrice Marguerite Yourcenar disse: non digerisco l'agonia 25 domenica 11 gennaio 2009 il mondo del circo in lutto “non voleva animali in gabbia” -titola necrologio su Il Giorno: si è spenta prematuramente una delle esponenti della famiglia Orfei, Milady, 46 anni, conosciuta soprattutto per le sue battaglie a favore degli animali, che non amava vedere prigionieri nel circo. Lunga vita a Milady, pecora nera della famiglia Orfei. W le pecore nere. 29 Joan Mirò non amava i numeri pari 103 il faut aimer les motstiques (jeu de mot qui dit la vérité)

SIRENE

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IL LAGO QUANDO PIOVE

MAIL ART

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LA CARTA VELINA

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domenica 4 gennaio 2009

RASSEGNA STAMPA

Il Giorno
9 marzo 2009
CiaoComo.it
7 marzo 2009
Qui l'originale
Erba, dipinti sull'anima-lità ed il manuale per il vero padre di oggi
Prima mostra in assoluto della sua carriera. E così l'erbese Monica Galanti ha scelto la sua città per presentare al pubblico i suoi lavori. Oggi (ore 18) alla libreria di via Volta, l'inaugurazione della personale dal titolo "Dipinti sull'anima-lità": una mostra dedicata alle contorte figure di animali che si snodano in una contaminazione tra giochi di parole e pennellate di colore. Ma non solo: subito dopo l'inaugurazione (rassegna visitabile fino al 4 aprile), infatti, l'emergente scrittrice milanese Elisabetta Bucciarelli presenterà con Gianni Biondillo e Severino Colombo - gli autori - il manuale di sopravvivenza del padre contemporaneo. Consigli, suggerimenti per non affondare in un ruolo tanto importante.
Ansa
5 marzo 2009
3/5/2009 5:34:00 PM ANSA-M SPE
MOSTRE: MONICA GALANTI, IL MIO CIRCO CONTRO IL CIRCO 
(ANSA) - MILANO, 5 MAR - ''Il mio circo contro il circo'': cosi l'artista Monica Galanti definisce le opere della serie 'Anima-li', che espone dal 7 marzo alla libreria Volta di Erba (Como). L'artista di Faggeto Lario per i suoi bestiari spiega di partire ''dal concetto che la parola animale ne contiene un'altra: anima''. Cosi' le sue opere, che raffigurano animali come l'elefante, il rinoceronte, la balena, ''sono un elogio dell'animalita', ma diventano anche archetipi. Penso che siano stati loro - spiega - a chiedermi di disegnarli, di raccontare le loro forme non belle ma capaci di lanciare messaggi''. Come accade nella frase scelta per accompagnare una delle opere: ''La verita' e' un rinoceronte che dorme''. (ANSA). GGD 05-MAR-09 17:32 NNN
Exibart.com
4 marzo 2009
Qui l'originale
Monica Galanti - Anima_li. Il mio circo contro il circo LIBRERIA DI VIA VOLTA Via Alessandro Volta 28 (22036) +39 0313355128 viavolta28@tin.it
lalibreriadiviavolta.blogspot.com
(Sopra Volevo un elefante) Pecore, elefanti, rinoceronti, gatti si snodano in opere in formato cartolina, in una contaminazione tra giochi di parole e pennellate fulminanti di colore, che vuole essere anche momento di denuncia.
vernissage: 7 marzo 2009. ore 18
autori: Monica Galanti
genere: arte contemporanea, personale
web: monicagalanti.blogspot.com
SenzaUnaDestinazione
Tre domande a Monica Galanti
3 marzo 2009
Qui l'originale
Monica Galanti, artista di Faggeto Lario, sabato inaugura la sua personale dal titolo ANIMA_LI alla Libreria di via Volta di Erba, dove le opere - che ritraggono con tratti molto particolari e vissuti rinoceronti, elefanti, pecore e gatti - rimarranno esposte per un mese. Alle 18 inoltre Severino Colombo e Gianni Biondillo, presentati dalla scrittrice Elisabetta Bucciarelli, parleranno del divertente Manuale di sopravvivenza del padre contemporaneo (Guanda), un'esperienza di vicinato diventata un libro a quattro mani. (...)
La Libreria di via Volta
28 febbraio 2009
Gli appunti della libreria. Esposizione ANIMA_LI di Monica Galanti
Qui l'originale
Sabato 7 marzo, in occasione della presentazione del libro di Gianni Biondillo e Severino Colombo, inaugureremo l'esposizione di dipinti del ciclo ANIMA_LI di Monica Galanti.
I più assidui frequentatori della liberia conoceranno sicuramente le cartoline realizzate a partire dalle opere dell'artista comasca. Qui ve ne offriamo una selezione, ma se volete approfondirne la conoscenza visitate il suo sito (qui) e soprattutto venite a trovarci sabato 7 marzo!
Il Giorno
Parole, animali, colori. La vita quotidiana diventa ispirazione.
11 gennaio 2009
(click sull'immagine per ingrandirla)
SenzaUnaDestinazione
25 dicembre 2008: i libri regalati
24 dicembre 2008
Qui l'originale
Quest’anno ho regalato libri a tutti, ai grandi e ai piccoli. Qualcuno ha ricevuto una fornitura che lo accompagnerà per qualche mese, qualcun altro quanto basta per rendere un po’ speciale una sera, ma tutti pensati con attenzione. Con dedica dell’autore, quando sono riuscita, oppure assieme a un po’ di cioccolato, quello davvero buono. La lista è questa, preceduta dagli auguri di Monica Galanti (Oiseaux maison, cm 12x16, tempera, china e collage).
SenzaUnaDestinazione
27 novembre 2008
Cerco marito
Qui l'originale
Cai Milano News
Dicembre 2005
Ottagono-Spaziomontagna Fino al 5 gennaio 2006 VALLE DI MELLO: PICCOLA YOSEMITE
Con questa mostra del fotografo FEDERICO RAISER si chiude la stagione di espositiva 2005 organizzata dalla Sezione di Milano del CAI nell'ambito delle iniziative di Ottagono-spaziomontagna. Fino al 5 gennaio 2006 gli scatti in bianco e nero di Raiser ed i testi che li accompagnano di MONICA GALANTI - scrittrice viandante -, ci proporranno un angolo delle Alpi a noi famigliare e pur tuttavia nuovo ed affascinante.
La mostra che è stata promossa dalla Commissione Culturale del CAI Milano congiuntamente Monti in città - Libri e Vini di Montagna a Milano. 
La mostra può essere visitata negli orari d'apertura al pubblico della Sezione. Ingresso libero.
CasaDeiTigli
12 artiste per la Casa dei Tigli
Qui l'originale
12 ARTISTE PER IL PROGETTO TIGLIO ROSSO 
Percorso visivo al femminile dedicato ai bambini ospiti del Tiglio Rosso. Il Tiglio Rosso è la nuova comunità educativa per minori vittime di violenza intrafamiliare con sede alla Casa dei Tigli di Brunate. Le 12 artiste coinvolte hanno realizzato un’opera da vendere, l’intero ricavato è destinato a sostenere la nuova comunità.
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